Gli errori nella localizzazione possono dipendere da 2 fattori:
- dalla capacità del localizzatore di misurare in maniera accurata il punto preciso in cui un campo elettromagnetico è al massimo (o minimo) della sua intensità, misurando correttamente il gradiente del terreno.
- il campo magnetico cilindrico che si crea attorno ad una tubazione può venire distorto o deformato tanto da rendere non più individuabile il suo valore massimo e il gradiente del terreno non è adatto ad effettuare rilevazioni accurate.
Capacità del localizzatore di misurare in maniera accurata
Esistono 4 principali metodologie di utilizzo delle antenne riceventi:
– Antenna singola orizzontale
– Antenne gemelle orizzontali montante una al si sopra dell’altra ad una distanza di 46cm
– Antenna singola verticale
– Combinazione di antenne gemelle orizzontali con un’antenna verticale
Il grado di risoluzione ottenibile definisce una fonte di errore del localizzatore.
Immaginiamo una tubazione definite e senza interferenze di fondo utilizzando un ricevitore con output visivo che può essere impostato fino a raggiungere 1% del massimo della scala di rilevazione, con l’antenna posizionata in modo verticale. Un’antenna verticale è in grado di avere un’accuratezza migliore del +-5% in termini di profondità, un’antenna singola orizzontale arriva circa a +- 10%, infine le antenne gemelle orizzontali arrivano ad un’accuratezza di circa +- 5% anch’esse.
L’antenna singola orizzontale è la meno affetta dalla tolleranza meccanica, un antenna verticale invece, se non è posizionata perfettamente all’interno dello strumento, crea il doppio degli errori possibili in fase di rilevazione.
Distorsione del campo magnetico
La maggior parte dei problemi legati alla rilevazione di tubazioni interrate è dovuta alle distorsioni del campo magnetico. Sebbene esista un numero infinito di modi in cui un campo magnetico possa venire distorto nel sottosuolo, risulta molto utile effettuare l’analisi di due situazioni specifiche:
– una curva di 90° della tubazione
– due tubazioni parallele molto ravvicinate tra di loro attraversate dalla stessa intensità di segnale di corrente elettrica
L’errore è espresso come percentuale della profondità “d” della linea, è utile in questo caso l’analisi di 2 tipologie di errore in parallelo: il Massimo grado di errore del paino di localizzazione e la lunghezza della tubazione su cui l’errore di rilevazione supera +- 10% della profondità reale.